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BERETTA MOD.34


NAMBU TYPE 14

 
 

 

Pistola in resina Mod.34 con cornice e vetro da esposizione serie numerata

84,18 €

Crest realizzato con cornice in vetro della M34 MOD34.
Realizzato in scala 1 a 1 riproduce con esattezza tutti i particolari del modello originale.
Il modello non e' intero è monofacciale esattamente come lo si vede nelle foto.
Non puo' ovviamente sparare nessun tipo di proiettile e neppure essere convertita in nessun modo in un arma vera.

Oggetto raro ad edizione limitata prettamente da collezionisti da mettere in bella mostra sulla scrivania oppure appesa al muro.

Verniciate e invecchiate a mano una è diversa da l'altra

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Pistola in resina Mod.34 con cornice e vetro da esposizione serie numerata

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Crest realizzato con cornice in vetro della M34 MOD34.
Realizzato in scala 1 a 1 riproduce con esattezza tutti i particolari del modello originale.
Il modello non e' intero è monofacciale esattamente come lo si vede nelle foto.
Non puo' ovviamente sparare nessun tipo di proiettile e neppure essere convertita in nessun modo in un arma vera.

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Pistola in resina Mod.34 con cornice e vetro da esposizione serie numerata

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Politica di consegna

Cenni Storici:

La M34, progettata inizialmente su esplicita richiesta del Ministero dell'Interno per i funzionari del dipartimento della pubblica sicurezza che svolgevano servizio in borghese, fu adottata come arma corta d'ordinanza dal Regio Esercito Italiano nel 1936. La pistola era una evoluzione dei modelli Beretta M15 e Beretta M23, distribuiti all'Esercito e alla Regia Marina. Costruita con un numero ridotto di parti (39), richiedeva una lavorazione minore rispetto ai modelli usati da altre nazioni e questo assicurò la buona qualità anche negli anni finali del conflitto. Una variante del modello 34 era la Beretta M35, costruita per il calibro 7,65 mm Browning, e fu adottata da Marina e Aeronautica. Il corpo Regie Guardie di Pubblica Sicurezza (poi nel 1944 corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza) ebbe in ordinanza la mod. 34 in cal. 9 Corto; fu in uso anche presso Carabinieri e Guardia di Finanza fino agli inizi degli anni ottanta; gli ultimi ad averla ancora in dotazione furono gli agenti dei reparti Celere e mobili e gli allievi agenti (che però a volte ebbero anche la M51 in cal.9 para). La mod. 35 cal. 7,65 era diffusa in quasi tutti i corpi dei vigili urbani italiani, e presso molti corpi di vigili giurati e privati.

Le pistole costruite nel ventennio fascista erano marchiate sul carrello con l'anno di fabbricazione e l'anno fascista in numeri romani. Altri marchi presenti sul fusto, superiormente dietro la guancetta sinistra, sono la sigla RE con coroncina soprastante a indicare le pistole destinate al Regio Esercito, o PS per le pistole del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

34-2

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